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Nel mare ci sono i coccodrilli: Frasi significative del libro di Fabio Geda

Creato il 9 ottobre 2022, modificato il 26 ottobre 2022
nel mare ci sono i coccodrilli frasi significative

Le più belle frasi del libro di Fabio Geda che narra la storia di un ragazzo afgano che fugge dal proprio paese alla ricerca di una vita migliore e che intraprende un lungo viaggio verso l'Italia.

Nel mare ci sono i coccodrilli di Fabio Geda è un libro che tocca molti temi profondi e importanti. 

La trama ruota intorno a Enaiatollah Akbari, un bambino afgano che viene mandato via dalla sua famiglia per cercare una vita migliore. Attraversa il Pakistan e l'Iran, fino ad arrivare in Italia, dove finalmente trova la pace. 

Il libro è scritto in prima persona e la prosa è molto bella e evocativa, fa riflettere molto sulla situazione dei migranti e su come sia difficile per loro trovare una nuova vita in un paese straniero. Enaiatollah Akbari è un esempio di quanto sia possibile farcela, anche se non è sempre facile.

Di seguito abbiamo provato a raccogliere le migliori frasi del libro:

Copertina del libro: Nel mare ci sono i coccodrilli
Nel mare ci sono i coccodrilli
di Fabio Geda
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Simbolo virgolette
E dalla cornetta è uscito solo un respiro, ma lieve, e umido, e salato. Allora ho capito che stava piangendo anche lei. Ci parlavamo per la prima volta dopo otto anni, otto, e quel sale e quei sospiri erano tutto quello che un figlio e una madre possono dirsi, dopo tanto tempo. Siamo rimasti così, in silenzio, fino a quando la comunicazione si è interrotta.
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
Un desiderio bisogna sempre averlo davanti agli occhi, come un asino una carota, è nel tentativo di soddisfare i nostri desideri che troviamo la forza di rialzarci, e se un desiderio, qualunque sia, lo si tiene in alto, a una spanna dalla fronte, allora di vivere varrà sempre la pena.
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
Una volta ho letto che la scelta di emigrare nasce dal bisogno di respirare. È così. E la speranza di una vita migliore è più forte di qualunque sentimento.
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
È nel tentativo di soddisfare i nostri desideri che troviamo la forza di rialzarci, e che se un desiderio, qualunque sia, lo si tiene in alto, a una spanna dalla fronte.
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
I fatti, sono importanti. La storia, è importante. Quello che ti cambia la vita è cosa ti capita, non dove o con chi.
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
Un desiderio bisogna sempre averlo davanti agli occhi, come un asino una carota.
Fabio Geda
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nel mare ci sono i coccodrilli fabio geda
Simbolo virgolette
Sentire è molto diverso da guardare. È meno doloroso. È così? Permette di giocare con la fantasia, di trasformare la realtà. Sì.
Fabio Geda
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nel mare ci sono i coccodrilli frasi significative
Simbolo virgolette
Quando una cosa è così poco facile da diventare impossibile non resta che smettere di provare e pensare a una alternativa.
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
A questo tengo molto, Fabio. A cosa? Al fatto di dire che afghani e talebani sono diversi. Desidero che la gente lo sappia. Sai di quante nazionalità erano, quelli che hanno ucciso il mio maestro? No, Di quante? Erano venti quelli che arrivarono con le jeep, giusto? Be’, non saranno stati di venti nazionalità diverse, ma quasi. Alcuni non riuscivano nemmeno a comunicare tra loro. Pakistan, Senegal, Marocco, Egitto. Tanti pensano che i talebani siano afghani, Fabio, ma non è così. Ci sono anche afghani, tra di loro, ovvio, ma non solo: sono ignoranti, ignoranti di tutto il mondo che impediscono ai bambini di studiare perché temono che possano capire che non fanno ciò che fanno in nome di Dio, ma per i loro affari. Lo diremo forte e chiaro, Enaiat.
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
“La zona in cui vivevamo, il distretto di Ghazni, è abitato solo da hazara, cioè afghani come me, con gli occhi a mandorla e il naso schiacciato anzi, un po’ più piatto degli altri, più piatto del tuo Fabio,ad esempio: i tratti delle popolazioni mongole. C’è chi dice che siamo i discendenti dell’armata di Gengis Khan. C’è chi dice che i padri dei nostri padri erano koshani, gli antichi abitanti di quelle terre, i leggendari costruttori dei Buddha di Bamiyan. E c’è chi dice che siamo schiavi, e come schiavi ci tratta
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
“Tre cose non devi mai fare nella vita, Enaiat jan, per nessun motivo. La prima è usare droghe. Ce ne sono che hanno un odore un sapore buono e ti sussurreranno alle orecchie che sapranno farti stare meglio di come tu potrai mai stare senza di loro. Non credergli. Promettimi che non lo farai. La seconda è usare le armi. Anche se qualcuno farà del male alla tua memoria,ai tuoi ricordi, insultando Dio, promettimi che la tua mano non si stringerà attorno a una pistola. Promettimelo. La terza è non rubare. Ciò che è tuo ti appartiene, ciò che non è tuo no. I soldi che ti servono li guadagnerai col lavoro, anche se faticoso. E non trufferai mai nessuno. Sarai sempre ospitale con tutti. Promettimi che lo farai.
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
A Kandahar ho smesso di contare le stelle. Ho smesso perché era la prima volta che andavo in una città così grande e le luci delle case e dei lampioni mi distraevano troppo, se non fosse stata sufficiente la stanchezza a farmi perdere il conto
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
“Io avevo deciso di restare a lavorare un po’ nella stessa fabbrica di pietre, di lavorare tanto e di non spendere nemmeno un soldo, in modo da mettere da parte abbastanza per pagarmi il viaggio in Turchia
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
Van è stata una città di passaggio per il piccolo Enaiatollah Akbari, è stata la prima città turca che visitò e in cui passò una sola notte dormendo nei campi con l’erba alta, riuscendo a mangiare e bere grazie alla cordialità dei contadini turchi che avevano pensato di offrigli qualcosa, prima di ripartire per il suo lungo viaggio
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
Arrivati ad Ayvalik ha spento il motore del furgone,ha estratto dal cofano una scatola di cartone mangiucchiata dai topi, ci ha trascinati su per una collina, al tramonto, ha indicato il mare e ci ha detto: la Grecia è lì in quella direzione, Buona Fortuna
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
Per tre giorni sono rimasto chiuso dentro la pancia della balena. C’erano rumori pazzeschi, gorgoglii, ruggiti e altro. Poi, la nave s’è fermata. Ho sentito il rumore dell’ancora che scendeva che è un rumore che riconosco subito. A quel punto mi sono chiesto: dove sarò?
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
“Il primo cartello stradale che ho incontrato era un cartello blu. C’era scritto: Venezia
Fabio Geda
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Simbolo virgolette
Ho camminato a lungo ... Ho visto spuntare due ciclisti... abbiamo parlato in inglese (uno era francese e l’altro era brasiliano)... Mi hanno chiesto da dove venivo io. Ho detto: Afghanistan. Loro hanno detto: Taleban, taleban. Questo era quello che loro sapevano del mio.
Fabio Geda
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